IL TERRICCIO PERFETTO PER LE PIANTE GRASSE

Terriccio piante grasse

Siamo già andati alla scoperta delle piante succulente, raccontando da dove deriva il loro nome, che caratteristiche hanno e dove vivono comunemente in natura.

Oggi, vogliamo soffermarci di più su come coltivarle in casa e, in particolare, sul terriccio più adatto per farle prosperare.

Problemi più comuni con le piante grasse

Le piante grasse crescono in ambienti poveri ed estremamente aridi e sono fatte per sopravvivere in condizioni estreme: il loro fusto contiene infatti grandi riserve di acqua, grazie alle quali possono passare indenni anche lunghi periodi di siccità. Un apporto d’acqua eccessivo, al contrario, potrebbe farle incorrere nel marciume delle radici.

Magari ti sarà capitato di comprare delle piante succulente e di vederle decadere e morire inaspettatamente dopo poco tempo. E forse avrai pensato di aver sbagliato qualcosa nella coltivazione.

La verità, però, potrebbe essere un’altra.

Spesso, infatti, le piante succulente sono vendute all’interno di composizioni molto affollate: sicuramente belle da vedere ma, purtroppo, del tutto inefficienti: tante piantine con esigenze diverse in termini di luce e acqua si ritrovano costrette a una convivenza forzata e il loro benessere non potrà non risentirne.

Oltretutto, il terriccio impiegato è solitamente inadatto in quanto costituito da sola torba, che soffoca le radici e, per di più, trattiene troppa acqua, facendole inevitabilmente marcire in breve tempo.

Il terriccio perfetto per le piante grasse

Il terriccio giusto per far prosperare le piante grasse presenta alcune caratteristiche ben precise: non deve compattarsi troppo, deve drenare bene l’acqua in eccesso durante le annaffiature, non deve essere troppo ricco di elementi nutritivi.

Le piante succulente custodiscono infatti, all’interno delle loro foglie carnose, una riserva d’acqua con la quale possono gestire qualche giorno in più senz’acqua. Al contrario, eventuali eccessi o ristagni d’acqua le farebbero marcire molto velocemente.

Si capisce dunque che un adeguato drenaggio è letteralmente fondamentale per evitare sgradite sorprese.

Anche la presenza eccessiva di nutrienti (e soprattutto di azoto) è da evitare perché le piante grasse sono abituate, in natura, a crescere in un ambiente povero: troppo azoto le porterebbe a crescere troppo velocemente, in maniera innaturale e brutta da vedere.

Come ottenere il terriccio giusto?

La soluzione migliore è crearlo in casa, acquistando separatamente gli ingredienti necessari e poi mischiandoli fino ad ottenere il giusto mix.

Il primo ingrediente da procurarsi è il classico terriccio universale: è importante che si tratti di un terriccio di buona qualità, leggero e fresco.

A questo, vanno abbinati degli inerti che lo rendano drenante impedendo ristagni: i nostri preferiti sono lapillo e pomice. Conosciamoli meglio e scopriamo perché sono perfetti per le piante succulente!

I lapilli sono frammenti solidi di lava espulsi dai vulcani durante le eruzioni di tipo esplosivo. Il loro utilizzo all’interno del substrato di coltivazione per le piante grasse offre diversi vantaggi.

Grazie alla sua struttura granulare e alle piccole dimensioni, infatti, il lapillo contribuisce a creare un terreno leggero e arioso, permettendo alle radici di respirare e di crescere in modo sano. Inoltre, è un materiale molto resistente, durevole e anche bello da vedere con il suo colore rossastro.

La pomice è una roccia magmatica estremamente leggera grazie alla sua grande porosità. È proprio questa caratteristica a renderla preziosa per la salute delle nostre piante grasse!

Grazie alla sua struttura porosa, infatti, favorisce il passaggio dell’acqua attraverso il terreno ed evita la formazione di ristagni. Inoltre, trattiene al suo interno una certa quantità di acqua e agisce così come un serbatoio, rilasciando gradualmente l’umidità alle radici a aiutando anche nell’assorbimento dei nutrienti.

Riassumendo, creare il giusto mix di terriccio e inerti permette di ottenere un buon drenaggio, un’adeguata aerazione delle radici e il controllo dell’umidità.

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